Trafficanti by Guy Lawson

Trafficanti by Guy Lawson

autore:Guy Lawson [Lawson, Guy]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858516287
editore: EDIZIONI PIEMME
pubblicato: 2016-09-05T22:00:00+00:00


1. Evan S. Medeiros, Roger Cliff, Keith Crane, James C. Mulvenon, A New Direction for China’s Defense Industry, Rand, Santa Monica 2005.

7

Ghegh

All’inizio di maggio del 2007, Alex Podrizki incontrò l’imprenditore Kosta Trebicka all’Illy Cafe di Tirana, un locale di recente apertura in Rruga Pandi Dardha. Trebicka era sulla quarantina inoltrata, un ex avvocato reinventatosi imprenditore di successo. Anni prima aveva vissuto a Syracuse, nello stato di New York, con la sua prima moglie e sua figlia. Parlava fluentemente inglese e si considerava un buon conoscitore degli americani. Aveva anche servito nell’esercito albanese, arrivando fino al grado di maggiore e accumulando una notevole fortuna grazie alla vendita di beni di stato dopo il crollo del comunismo.

Trebicka ascoltò attentamente mentre Podrizki gli spiegava di aver bisogno di ottantamila scatole per imballare cento milioni di cartucce per AK-47. Podrizki disse che i pallet in legno erano troppo pesanti per essere trasportati per via aerea, soprattutto visto che i prezzi del carburante avevano reso proibitivo il costo del trasporto. Utilizzare confezioni di cartone rinforzate e pallet più leggeri avrebbe consentito di tagliare di molto le spese. Podrizki aggiunse che il piano era stato approvato dall’esercito statunitense.

Il ragazzo chiese a Trebicka se, oltre a fornire le scatole, fosse disponibile a occuparsi del lavoro di rimballaggio. L’uomo era molto interessato, aveva una squadra a disposizione e ambizione da vendere. Podrizki si sentì eccitato e sollevato al tempo stesso: trovare qualcuno in Albania che facesse per lui un lavoro così strano gli era sembrata un’impresa impossibile, ma Trebicka promise che avrebbe risolto in un colpo solo entrambi i problemi dell’AEY.

Il giorno dopo, i due si recarono nell’area militare dell’aeroporto di Tirana, dove due milioni di proiettili li aspettavano in un hangar a cielo aperto. Per iniziare, Trebicka aveva portato con sé una quarantina di operai scelti tra gli impiegati della sua fabbrica. Metà delle munizioni era albanese, l’altra metà cinese. Podrizki disse a Trebicka di far dividere agli operai le casse in due pile, una per quelle cinesi e l’altra per quelle albanesi e di iniziare da queste ultime. Seguendo le istruzioni di Podrizki, Trebicka mostrò alla sua squadra come rimuovere le scatole di metallo dalle casse. Ogni scatola conteneva seicentoquaranta proiettili, in lotti da venti cartucce arrotolate in un foglio recante il luogo, l’anno di produzione e il calibro. Quelli albanesi potevano essere trasferiti nelle scatole di cartone senza rimuovere il foglio, il che rendeva il lavoro relativamente semplice. Gli operai erano stati istruiti a esaminare le cartucce per assicurarsi che non fossero arrugginite, scolorite o evidentemente difettose. Quelle che lo erano venivano messe da parte.

Trebicka chiese agli operai di rimballare un pallet di munizioni in modo da valutare la difficoltà del compito e proporre un preventivo. Seguì una lunga telefonata con Diveroli per discutere i costi. Dopo l’inevitabile bisticcio i due si accordarono per un compenso di 240.000 dollari.

La squadra di Trebicka lavorava speditamente, e ben presto la montagna di cartucce si esaurì. Un milione di munizioni albanesi erano state rimballate ed erano pronte per essere spedite non appena l’AEY fosse riuscita a organizzare i voli verso Kabul.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.